Racchiuso tra le coste del Carso, la riviera triestina e il mar Adriatico, porta d’ingresso della provincia di Trieste, si insinua un piccolo comune di oltre ottomila abitanti chiamato Duino Aurisina (Devin-Nabrežina in sloveno).
Dalla Baia di Sistiana si può scorgere imponente il Castello di Duino, la storica struttura che ha ospitato la prestigiosa cerimonia di avvio delle iniziative dedicate al vino e alla valorizzazione dei prodotti del territorio regionale.
Non è più solo un sogno, Duino Aurisina è stata incoronata la nuova Città Italiana del Vino 2022.
Ad assicurarsi la vittoria del piccolo comune enoturistico, tra le varie prestigiose candidature, come Menfi e Ziano Piacentino, ha contribuito la messa a punto di un ricco programma di iniziative previste per il 2022. La candidatura presentata il 29 settembre, congiuntamente a tutte le Città del Vino del Friuli-Venezia Giulia, è stata valutata come la più valida e meritevole del prestigioso riconoscimento dalla commissione tecnica del Consiglio Nazionale.
La città di Duino Aurisina aveva infatti già partecipato nel 2021 classificandosi seconda. Mentre quest’anno, grazie al grande lavoro di squadra e all’originalità del nuovo progetto, è stata premiata per l’impegno dedicato a un progetto culturale che mira a coinvolgere non solo tutte le città del Vino del territorio friulano, ma anche dei territori confinanti della Croazia e della Slovenia.
La cerimonia di insediamento ufficiale, che ha significato il passaggio del testimone tra la città di Barolo e la nuova regina del vino italiana, si è svolta il 12 Marzo dando il via ufficiale al programma CIttà Italiana del Vino 2022.
Programma Città Italiana del Vino 2022
Il programma che ha garantito il titolo di Città del Vino 2022 a Duino Aurisina è un fascicolo costituito da 33 schede.
Tra i vari punti salienti di queste pagine si segnalano: le iniziative sulle diverse tematiche legate ai territori e alla valorizzazione dei prodotti vitivinicoli, la difesa delle economie locali, la sinergia collaborativa tra i comuni ed enti locali, la promozione di importanti eventi nella regione (se ne contano almeno 30 fino alla fine dell’anno).
Troviamo inoltre, la candidatura del Collio – Brda all’UNESCO, Go 2025, la significativa valorizzazione della Vitovska e del Terrano (territori del Carso).
Di grande rilievo è il progetto Città del Vino FVG verso il 2030, legato alla sostenibilità della produzione regionale e la sinergia tra le città.
E, infine, la tematica più inclusiva che aspira a unire Italia, Slovenia e Croazia in una condivisione di valori e di reciproca collaborazione transfrontaliera tra territori e culture diverse.
Ecco le parole conclusive del sindaco Daniela Pallotta:
“Un grazie sincero a tutte le persone che hanno creduto nella nostra proposta, concreta e di visione a 360° della nostra regione e della viticoltura in particolare, tale titolo sarà uno dei volani del rilancio dopo due anni particolarmente difficili…
Dopo Barolo, Duino Aurisina – Devin Nabrežina si forgia di questo importante titolo.”
Quando si parla di vino, spesso si tende a limitare la sua conoscenza alla scelta della bottiglia di vino ideale da accompagnare al pasto. In realtà, dietro a questo mondo così vasto e variegato, caratterizzato da una lunga storia di tradizioni e culture diverse, c’è tanto di più da scoprire.
Quella di Duino Aurisina è un esempio di un’altra emozionante storia di successo dell’enologia italiana che accomuna e unisce popoli, culture e generazioni diverse.
Chi segue cantinettavino conosce bene la passione per le storie che nascono dall’amore per il vino e che innalzano l’orgoglio del vino di alta qualità italiano nel mondo.